Legge regionale sulla musica. Primo incontro a Ravello. L’Auditorium Oscar Niemeyer candidato a centro di produzione

Legge regionale sulla musica. Primo incontro a Ravello. L’Auditorium Oscar Niemeyer candidato a centro di produzione

Posted by amin | 22 giugno 2017 | FondazioneRavello

In occasione della giornata della musica, la Fondazione Ravello, con il contributo della Campania Music Commission, ha organizzato all’Auditorium di Villa Rufolo il primo dibattito pubblico sul tema della necessità di una normativa che regoli e sostenga il comparto musicale regionale. L’intento è arrivare prima della fine dell’anno ad adottare una legge regionale sul modello di quella per il cinema (attualmente ci sono ben 19 set aperti in Campania, 21 a Hollywood) condivisa e partecipata. È per questo che a Ravello si sono incontrati i principali player nazionali e internazionali insieme ai produttori indipendenti per esporre esigenze e bisogni che poi saranno tradotti in norma. Sarà l’assessore Regionale alle attività produttive, Amedeo Lepore, presente all’assemblea di Ravello insieme a Pierluigi Petillo, capo dell’ufficio legislativo della Regione, a farsi carico della presentazione dell’impianto normativo secondo l’indirizzo del governatore, Vincenzo De Luca. “La prima discussione della legge non poteva che partire da Ravello, città della musica, – dice il presidente della Fondazione Ravello, Sebastiano Maffettonequi in Campania abbiamo la tecnicalità, abbiamo bisogno non semplicemente di spostare risorse ma di creare sistema industriale a servizio della vocazione“. Ed è per questo che si è avviata una prima valutazione per destinare l’Auditorium Oscar Niemeyer a sala di registrazione.

Durante la giornata di lavoro sono stati ascoltati i maggiori attori del comparto a livello nazionale che hanno espresso le loro aspettative rispetto alla sensibilità dimostrata dalla Regione Campania nel voler promuovere la prima legge regionale in Italia che normi gli interventi a favore delle attività musicali, basata sul principio che il binomio musica/territorio possa agire in senso positivo nel creare e rafforzare la produzione e l’offerta culturale della Regione.

Le attività musicali riescono infatti a coniugare valori culturali e sociali, industria, spettacolo e identità locale agendo in maniera significativa sulla crescita economica e sociale del territorio.

A tal fine, gli obiettivi generali della legge potranno essere consolidare e sostenere la realtà del comparto musica in Campania, creando un substrato fertile per attrarre investimenti e comunque per incentivare lo sviluppo delle produzioni musicali, delle iniziative dei giovani artisti (e professionisti) emergenti insieme a tutta la filiera del comparto (autori, editori, produttori, artisti interpreti esecutori, video maker, grafici, studi di registrazione, sale prove, teatri, sviluppatori di nuove tecnologie applicate, fiere e festival, uffici stampa e comunicazione, etc.) e il relativo indotto, anche turistico, della Regione Campania.

Attraverso questa iniziativa la Fondazione Ravello, che da sempre individua nel settore della Musica un ruolo di primaria importanza, vuole sottolineare che le attività musicali, oltre ad esprimere l’identità culturale, le tradizioni e la storia, concorrono alla promozione della destinazione Campania, alla valorizzazione dell’identità culturale e ambientale nonché dell’immagine del territorio regionale ed alla loro promozione nazionale ed internazionale.

La Campania Music Commission – ha spiegato il presidente Tozzi – si è da subito attivata affinché la Regione e i vari attori si incontrassero per poter mettere su carta osservazioni utili e necessità reali per articolare una legge che possa essere creata ad hoc. La giornata di ieri è stata un momento fondamentale in cui, grazie alla sensibilità della Regione Campania ed alla vicinanza dei partner della Music Commission fra cui alcuni dei maggiori rappresentanti dell’industria musicale nazionale e di istituzioni come Agcom ed il Madre e la SIAE e Nuovo Imaie, è stata formalmente avviata la lavorazione di una legge regionale sulla musica di cui la CMC si è resa promotrice presso le istituzioni regionali. In tale contesto è, fra le altre, emersa chiara la necessità da parte degli operatori e delle istituzioni di un organismo che faccia da “hub”, da piattaforma per il sistema musica in Campania e contribuisca a dare la strategia e suggerisca le azioni migliori per il comparto musica in Campania e svolga, non ultimo, un ruolo di interfaccia tra le istituzioni Campane e l’industria ed i professionisti del territorio ed extra Campani. Questo organismo è la Campania Music Commission che già dal suo primo giorno di operatività ha iniziato a lavorare in questa direzione, avendo con i suoi primi progetti di respiro nazionale già creato un incrocio tra domanda ed offerta, avviato progetti per i giovani la musica e le nuove tecnologie, sta divenendo un “consultorio” per i giovani professionisti della musica e ha avviato consultazioni con gli operatori locali per individuare le esigenze del comparto.” I prossimi passaggi per la legge sono continuare con il confronto serrato con gli operatori locali e nazionali del settore (già si sono svolti primi “pre-tavoli”).