A chiudere la quinta settimana di programmazione della 67esima edizione del Ravello Festival, domenica 4 agosto (ore 20) sul Belvedere di Villa Rufolo, il settimo appuntamento sinfonico della stagione. A salire sul palco l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna diretta da Pietari Inkinen.
La formazione bolognese ritorna nella Città della Musica dopo più di dieci anni, l’ultima esibizione nel 2006 sotto la direzione di Daniele Gatti.
Il maestro finlandese, Direttore Musicale dell’Orchestra Sinfonica della Nuova Zelanda, è tra i principali talenti della nuova generazione di direttori d’orchestra oltre ad essere un affermato violinista. Grazie alle collaborazioni con le più rinomate orchestre del mondo quali la Gewandhaus di Lipsia, la Bayerische Rundfunk, la WDR di Colonia, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra Nazionale del Belgio, la BBC Filarmonica, la Sinfonica di Cincinnati, la Filarmonica del Giappone, si sta contraddistinguendo sulla scena internazionale. Nella Città della Musica dirigerà un programma che mette a confronto la suite Gli Uccelli di Ottorino Respighi con Sadko di Nicolai Rimskij-Korsakov, primo poema sinfonico russo, L’uccello di fuoco, suite n.2 di Igor Stravinsky. A completare il programma Fontane di Roma, poema sinfonico P.106 sempre di Respighi. Anche questo concerto conferma la scelta artistica dell’edizione 2019 del Festival (direttore Paolo Pinamonti) di coniugare il grande sinfonismo europeo con la riscoperta di autori italiani del Novecento poco conosciuti e poco eseguiti. La scelta di presentare a Ravello una grande “Orchestra Italia” è stata incoraggiata anche dal commissario della Fondazione Ravello, Mauro Felicori, che con il teatro di San Carlo di Napoli (di cui Pinamonti è direttore artistico) ha stretto un accordo di sinergia istituzionale.
www.ravellofestival.com. Per info 089 858 422 – boxoffice@ravellofestival.com.
Domenica 4 agosto
Orchestra Italia
Belvedere di Villa Rufolo, ore 20.00
Orchestra del Teatro Comunale di Bologna
Direttore Pietari Inkinen
Musiche di Respighi, Rimsky-Korsakov, Stravinskij
Posto unico € 50
Programma
Ottorino Respighi
Gli uccelli, suite per piccola orchestra P.154
Fontane di Roma, poema sinfonico P.106
Nikolaj Rimskij-Korsakov
Sadko: Tableau musical, op.5
Igor Stravinsky
L’uccello di fuoco, suite n.2
Sadko (1867) di Nicolai Rimskij-Korsakov (1844-1908) è il primo poema sinfonico russo, insieme a Una notte sul monte calvo di Modest Musorgskij. Il soggetto fu suggerito al compositore dal critico Vladimir Stassov: narra del leggendario bardo navigatore, il quale, trascinato dal re del mare negli abissi, scatena con la sua musica un baccanale sottomarino. Quasi trent’anni dopo, Rimskij impiegò il materiale del poema sinfonico per scrivere un’opera sullo stesso soggetto, dopo averlo riorchestrato nel 1892. Al magistero di Rimskij-Korsakov si perfezionò anche Ottorino Respighi (1879-1936) quando era prima viola del Teatro Imperiale di San Pietroburgo. Respighi divenne uno degli orchestratori più mirabili del suo tempo sia che trascrivesse musiche preesistenti come nella suite Gli Uccelli (1928), musiche del Sedicesimo e Diciassettesimo secolo per cembalo o liuto in cui era stilizzato il canto degli uccelli, tradotte liberamente con tutti gli apporti dell’orchestra moderna; sia che concepisse un poema sinfonico originale, come il più celebre della cosiddetta trilogia romana, I pini di Roma (1924), che sono solo una garbata etichetta e significano Villa Borghese, una catacomba, il Gianicolo, la Via Appia, e a loro volta sono bambini che ballano e si fingono soldati, la catacomba sono salmodie sospese, il Gianicolo è un plenilunio, e la via Appia sono fantasmi di legioni romane in marcia verso il campidoglio. Anche Igor Stravinski (1882-1971) ebbe sempre alta considerazione e riconoscenza per il suo maestro Rimskij-Korsakov, come dimostra anche la vicinanza fra il balletto che lo fece diventare celebrità internazionale, L’Oiseau de feu (1910), prima grande commissione del Ballets Russes di Djagilev e l’opera fiaba il Gallo d’oro, capolavoro postumo dell’anziano compositore russo.
Pietari Inkinen
Nel 2015 Pietari Inkinen ha iniziato il suo incarico di Direttore Principale dell’Orchestra Sinfonica di Praga e della Ludwigsburg Schlossfestspiele. Il 2015 segna la sua ottava ed ultima stagione come Direttore Musicale dell’Orchestra Sinfonica della Nuova Zelanda, per cui resterà Direttore Ospite Onorario per il 2016. Durante la sua esperienza a capo dell’orchestra neozelandese, ha ricevuto elogi unanimi di critica e pubblico per le sue esibizioni in tournée in Nuova Zelanda e per le registrazioni per le etichette discografiche Naxos ed EMI. La stagione 2016/2017 lo vedrà Direttore Principale dell’Orchestra Filarmonica del Giappone, per cui è stato Direttore Ospite Principale. Come direttore ospite, Pietari Inkinen collabora con numerose orchestre, fra cui la Filarmonica di Monaco, la Filarmonica della Scala, la Los Angeles Philharmonic, la Filarmonica di Rotterdam e la Filarmonica Israeliana, ma anche l’Orchestra Sinfonica Tedesca di Berlino, l’Orchestra Sinfonica della WDR di Colonia, l’Orchestra Sinfonica della Radio Bavarese, la Sinfonica di Praga, i Bamberger Symphoniker, le Orchestre Sinfoniche della Radio di Vienna e della BBC, l’Orchestra della Staatskapelle di Dresda, l’Orchestra della Gewandhaus di Lipsia, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, la Washington National Symphony Orchestra, la CBSO e l’Orchestre Philharmonique de Radio France. Pietari Inkinen si esibisce inoltre in collaborazioni di successo con solisti del calibro di Vadim Repin, Hilary Hahn, Pinchas Zukerman, Nikolaj Znaider, Jean Yves Thibaudet, Alexander Toradze ed Elisabeth Leonskaja.
Gli impegni principali della stagione 2015/2016 includono esibizioni con la Sinfonica di Praga, l’Orchestra Filarmonica del Giappone, la Tonkünstler Orchester, l’Orchestra Filarmonica Nazionale Russa con Vadim Repin come solista, la Vancouver Symphony Orchestra, i Bamberg Symphoniker, la RTÉ National Symphony Orchestra, la Ludwigsburg Schlossfestspiele e una nuova produzione di Eugene Onegin per la Semperoer di Dresda.
Durante le passate stagioni, Pietari Inkinen si è esibito come ospite con le Orchestre Filarmoniche di Monaco, di Helsinki, di Rotterdam e dei Paesi Bassi, e, fra le altre, la Sinfonica di Praga e l’Orchestra del Museo di Francoforte.
Nel settembre del 2013, Pietari Inkinen è stato chiamato per dirigere la prima produzione di sempre dell’Anello del Nibelungo di Wagner all’Opera Australiana, con la regia di Neil Armfield. Questo ciclo dell’Anello, terzo nella storia di tutta l’Australia, è stato accolto con grandi consensi dalla stampa internazionale che l’ha definito “…teatralmente intrigante, concettualmente provocatorio e visivamente spettacolare…” (Sydney Morning Herald). Nell’agosto del 2014, agli Helpmann Awards, Pietari Inkinen è stato votato come il ‘Miglior Direttore Musicale’ per la sua direzione del ciclo dell’Anello presso l’Opera Australiana, in riconoscimento delle sue doti artistiche espresse nel campo delle arti figurative australiane. Tornerà a Melbourne nell’autunno del 2016 per dirigere una riproposizione della stessa produzione.
Come direttore d’orchestra, Pietari Inkinen ha diretto l’Opera Nazionale Finlandese ed è stato protagonista di un eccellente debutto al La Monnaie di Bruxelles dirigendo la Sagra della Primavera della Pina Bausch Dance Company. Nella primavera del 2012 ha debuttato alla Staatsoper di Berlino ed alla Bayerische Staatsoper di Monaco con Eugene Onegin, e nel 2013 ha diretto la Walkure e Das Rheingood di Wagner al Teatro Massimo di Palermo. In seguito, Pietari Inkinen è stato insignito del Premio Franco Abbiati per il ‘Miglior Spettacolo’ dall’Associazione Nazionale Critici Musicali italiana proprio per Das Rheingold. La stagione 2014/2015 ha previsto anche la Sagra della Primavera di Stravinsky in un debutto all’Opera di Colonia con coreografie di Sasha Waltz.
Le sue registrazioni per l’etichetta Naxos con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Nuova Zelanda del ciclo completo delle Sinfonie di Sibelius, la prima esecuzione della Manhattan Trilogy di Rautavaara, altre musiche di Sibelius ed il Concerto per violino di Brahms con la Bournemouth Symphony Orchestra hanno tutte ricevuto grandi consensi di critica. La rivista Gramophone ha commentato: “Ecco un’ulteriore dimostrazione del fatto che Pietari Inkinen sia un giovane direttore con sicurezza e talento da vendere… anche l’Orchestra Sinfonica della Nuova Zelanda risponde con notevole padronanza ed applicazione al direttore finlandese (sembra davvero un’orchestra ad una seconda giovinezza). Le letture di Pietari infine dimostrano un grande interesse per la lingua: le frasi sono ben formate – e le sfumature modulate – con pignoleria ed immaginazione, e lui apporta notevole predisposizione al divertimento ed un valido attaccamento al compito assegnatogli…”
Nel gennaio del 2014 è stata pubblicata una nuova registrazione della Seconda Sinfonia di Sibelius realizzata con l’Orchestra Filarmonica del Giappone.
Le incisioni delle Arie ed opere orchestrali di Wagner realizzate per EMI con Simon O’Neill e l’Orchestra Sinfonica della Nuova Zelanda si sono guadagnate una strabiliante recensione da parte del BBC Music Magazine. La sua registrazione con la Filarmonica da Camera Bavarese hanno ricevuto eccellenti critiche ed è stata nominata ‘Registrazione del Mese’ dal BBC Music Magazine.
Pietari Inkinen infine è anche un apprezzato violinista ed ha studiato all’Accademia Musicale di Colonia con Zakhar Bron. Si è esibito come solista con molte delle più prestigiose orchestre finlandesi, fra cui la Sinfonica della Radio Finlandese e la Filarmonica di Helsinki, con cui ha eseguito il Concerto di Sibelius in una esibizione per il centesimo anniversario della prima esecuzione dell’opera.
Si è esibito come direttore/solista presso il Teatro Carlo Felice Genova, l’Orchestra Sinofonica della RAI di Torino, la Sinfonica di Norkrkopings e l’Orchestre National de Lyon. Vanta infine numerose collaborazioni in esibizioni di musica da camera e si è esibito con l’Inkinen Trio alla Wigmore Hall ed alla St. John’s Smith Square.
ORCHESTRA DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA
Orchestra di grande tradizione, si sono avvicendati alla sua guida come Direttori musicali Sergiu Celibidache, ZoltánPeskó, Vladimir Delman, Riccardo Chailly, Daniele Gatti, Michele Mariotti. Tra i direttori d’orchestra che hanno guidato il complesso si segnalano Gary Bertini, Myung-Whun Chung, James Conlon, Pinchas Steinberg, Valery Gergiev, Eliau Inbal, Vladimir Jurowskij, Daniel Oren, Peter Maag, Neville Marriner, Kurt Masur, Riccardo Muti, Mstislav Rostropovič, Esa Pekka Salonen, Georg Solti, Christian Thielemann, Charles Dutoit, Georges Prêtre. L’Orchestra del Teatro Comunale è frequentemente invitata all’estero (Olanda, Romania, Spagna, Francia e Svizzera) e ha partecipato a prestigiosi Festival (Amsterdam 1987, Parma 1990, Wiesbaden 1994, Santander 2004 e 2008, Aix en Provence 2005, Savonlinna 2006, Macao 2013, Muscat 2015, Guanajuato in Messico 2017, Parigi 2018). Un rapporto privilegiato con il Giappone ha dato seguito a svariate tournée, di cui la più recente in giugno 2019 ad Osaka, Tokyo, Yokohama, Fukuoka, con Rigoletto per la regia di Alessio Pizzech e Il barbiere di Siviglia per la regia di Federico Grazzini.
Numerose le produzioni discografiche, tra le quali La Favorita diretta da Richard Bonynge, Oberto Conte di San Bonifacio diretto da Zoltán Peskó, Il barbiere di Siviglia diretto da Giuseppe Patané, La figlia del reggimento diretta da Bruno Campanella, Le maschere e La bohème dirette da Gianluigi Gelmetti, La scala di seta diretta da Gabriele Ferro, Macbeth, Manon Lescaut, Rigoletto, La cenerentola, Messa Solenne e le produzioni videografiche dei Vespri siciliani e di Giovanna d’Arco e Werther dirette da Riccardo Chailly, Armida diretta da Daniele Gatti, Simon Boccanegra diretto da Michele Mariotti.
L’Orchestra, guidata da Michele Mariotti, ha inciso per Decca un CD di arie sacre con Juan Diego Flórez e per Sony un album di arie romantiche con Nino Machaidze. Per Deutsche Grammophon Le Comte Ory con Flórez e La Nuit de Mai, arie d’opera e canzoni di Leoncavallo, con Placido Domingo. Di recente pubblicazione per l’etichetta PENTATONE un CD di ouverture rossiniane per celebrare i 150 anni dalla morte del compositore.
Nel marzo 2013 i corpi artistici del Teatro Comunale di Bologna diretti da Michele Mariotti sono stati protagonisti del concerto inaugurale del IV Festival internazionale Mstislav Rostropovich di Mosca eseguendo la Messa da Requiem di Verdi. Nell’ottobre del 2015, sempre con Michele Mariotti sul podio, hanno inaugurato la rassegna Lingotto Musica presso l’Auditorium Giovanni Agnelli di Torino, dove hanno eseguito lo Stabat Mater, l’Ouverture e le Danze dal Guillaume Tell di Rossini.
Dopo una trentennale partecipazione al Rossini Opera Festival (dal 1988 al 2016), il 2017 ha segnato una nuova collaborazione tra il Teatro Comunale di Bologna e il Festival Verdi di Parma che, tra le varie produzioni, ha visto impegnata l’Orchestra ne lo Stiffelio firmato da Graham Vick. Andato in scena al Teatro Farnese, ha ottenuto un grande successo di pubblico e critica vincendo il Premio Speciale del 37° Premio della critica Musicale “Franco Abbiati”. Gli impegni dell’autunno 2019 dell’Orchestra per il Festival Verdi comprendono Luisa Miller alla Chiesa di San Francesco del Prato a Parma e Aida al Teatro Verdi di Busseto.
Nel 2018, la produzione del Teatro Comunale La bohème di Graham Vick ha vinto il Premio Abbiati come miglior spettacolo.